Lunedì 26 marzo 2012 presso lagriturismo Porta Sirena, nel Comune di Capaccio-Paestum, alle ore 11, si terrà la presentazione ufficiale del progetto Paestumanità. Comprare per salvaguardare. Promossa da Legambiente Nazionale, Legambiente Campania e dal circolo Freewheeling di Paestum, liniziativa ha già trovato tra i suoi sostenitori importanti nomi del mondo culturale italiano, da Gianluigi Nuzzi a Franco Arminio, di imprenditori, come Roberto Di Vincenzo, AD Symbola, ed Antonio Marino, direttore della BCC di Aquara, accanto ad esponenti delle istituzioni, tra i primi ad aderire il sindaco di Pollica, Stefano Pisani. Ad illustrare il progetto sarà Gian Antonio Stella, giornalista da tempo impegnato, con il collega Sergio Rizzo, nella denuncia di casi di cattiva gestione del patrimonio culturale italiano. Al suo fianco Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, e Cristina Di Geronimo, in rappresentanza del circolo Freewheeling Paestum. È lAzionariato Popolare la risposta della prima associazione ambientalista italiana allo stato di incuria in cui versa uno dei 48 siti UNESCO del nostro Bel Paese: larea archeologica dellantica colonia achea di Poseidonia/Paestum. I terreni compresi entro le mura antiche, infatti, sono per circa l80% di proprietà privata, un limite fisico e giuridico che frena lintervento del Ministero dei BB.CC. e limita la visione dinsieme del complesso archeologico e la piena percezione del suo valore storico e paesaggistico da parte dei visitatori. Lo scempio è sotto gli occhi di tutti: lagricoltura intensiva e gli allevamenti di bufale, nonché il relativo utilizzo di mezzi meccanici, hanno un forte impatto sulle emergenze antiche, dal momento che gli strati di interesse archeologico insistono a quote molto alte, mentre lirrigazione forzata negli ultimi 50 anni ha provocato una perdita dei livelli superficiali di terreno pari a 50 cm, aggravando ulteriormente lo stato di conservazione delle evidenze non ancora oggetto di indagini scientifiche. Labusivismo diffuso e la destinazione di parte di suddetti terreni vicinissimi ai templi ad attività non confacenti allidea che si avrebbe di tutela e valorizzazione di un Bene Comune, quale è un sito UNESCO, impongono un appello internazionale allacquisto di questi fondi da parte della collettività, per rimetterli nella piena disposizione della stessa, favorendo le indagini scientifiche sul campo, la realizzazione di progetti di valorizzazione che migliorino la conoscenza e la fruizione del nostro patrimonio storico archeologico e lo sviluppo di forme di auto-controllo dello stato di conservazione dello stesso. L'obiettivo è quello di acquistare i terreni privati per realizzarne una piena salvaguardia, ponendoli poi a disposizione degli enti (ministero, soprintendenza, università) preposti alla ricerca e alla valorizzazione. Ladesione al progetto consiste nellacquisto di una c.d. Buona Azione, dal costo di 50. La diffusione della proprietà azionaria sarà così suddivisa tra quanti vogliano contribuire allacquisto graduale di un Bene dellUmanità, per sua natura soggetto alla condivisione.